"l'hip hop allo Sherwood Festival ritorna nella sua sede naturale: la strada"

Cypress Hill Live Report

Mercoledì 27 Giugno - Sherwood Festival 2012

25 Giugno 2012

Live Report: Cypress Hill, Everlast, Dope D.O.D.

A cura di Max 'Mbassadò

Cypress Hill come collina dei cipressi, con tanto di simboli gotici, cimiteri etc. Eppure l'origine etimologica è altrove e per l'esattezza và cercata nella mappatura delle strade di South Gate e piu' precisamente in quella Cypress Avenue, l'arteria stradale che attraversa South Central giungendo al cuore di Los Angeles. B-Real, (di madre cubana e padre messicano) è il frontman di quello che viene ritenuto storicamente il primo gruppo Latin Hip-Hop pluridecorato fino a giunger al disco di platino a suon di innumerevoli riconoscimenti. A dar lustro alla portata universale della musica dei Cypress Hill è l'unica data per il Nord-Italia del tour. . Ma facciamo un salto a ritroso. L'ossatura del gruppo nasce nel 1985 prima come DVX (Devastating Vocal Excellence) nel quartiere di South Gate nella zona di South Central L.A., per poi diventare definitivamente Cypress Hill. L'esordio discografico ufficiale risale all'agosto del 1991 con l'album omonimo “Cypress Hill”, il gruppo composto dal suo frontman B-Real affiancato da Sen Dog e Dj Muggs (successivamente da Eric Bobo, percussionista). Una delle peculiarità del sound dei Cypress Hill è da trovar nel flow inimitabile e nasale di B-real aka “the Phunky Feel One”. Parlando del suo esordio B-real ama richiamare il primo singolo “How I just could kill a man” spiegando “era una sorta di medley di tre brani che avevo scritto, e dopo aver sentito il beat infettivo di Muggs decisi di metterli assieme in un unico brano. In quel periodo stavo ancora elaborando il mio stile”. 

Hey don't miss out on what your passin
You're missin the hoota of the funky Buddha
Eluder or the f**ked up styles to get wicked
So come on as cypress starts to kick shit.”
Il lato b del singolo era “The Phunky Feel one”, e l'album conteneva anche “Latin Lingo” il vero e proprio manifesto dello slang Spanglish “Latin lingo baby (funky bilingual) funky bilingual
Yeah, funky bilingual!”

Da allora molti dj's, b-boys ed mc's hanno mostrato amore e riconoscimento per i Cypress Hill. Già prima c'era una folta rappresentanza di ispanici nell'ambito della cultura Hip Hop basti pensare ai primi writers (Lee etc), dj's, mc's (Fantastic MC's), b-boys(Rocksteay Crew) ritratti nei primi documentari come “Wild Style”, anche se non veninvan spesso riconosciuti tra i pionieri. Ed oggi giorno la tradizione continua dopo loro ed i vari Kid Frost, Mellow Man Ace (fratello di Sen Dog) con Fat Joe, Big Pun (R.I.P.), The Beatnuts etc. Il primo album omonimo fu anche l'opportunità di porre fine alla vitaccia in strada spacciando per sbarcare il lunario, per dedicarsi finalmente alla sua vera passione ovvero la musica. Seguì a ruota Black Sunday che fu l'album della consacrazione che finì dritto al primo posto in classifica con hit come “Insane in the brain” che ebbe un airplay massiccio anche sulle college radio e circuiti alternativi e la cupa "I Ain't Goin' Out Like That". Facendo riferimento alla sua voce dal marcato pitch nasale B-Real dice “se hai un tratto che ti distingue dagli altri, devi giocartelo a tuo vantaggio”. A livello di sound il produttore Muggs ha dato un sound funk minimale per poi diventare sempre piu' spettrale al gruppo, pescando da samples assai eccentrici. Da allora il gruppo ha consolidato la propria fan base attirando anche il circuito piu' alternativo e cross-over andando a suonare al Lollapalooza senza però mai perder di vista il proprio zoccolo duro hiphop e mostrando sempre amore ed attaccamento alle proprie origini . Un progetto interessante nel percorso artistico di B real è stato senz'altro “Psycho Realm” di cui ha voluto far parte subito dopo averli sentiti live, da cui l'affiliazione immediata.

Dopo questo breve flashback rieccoci al tempo reale, è un mercoledi' di fine giugno con caldo afoso, ma i veri hip hop heads comunque non se ne fanno una ragione, sin dalle h18 è attivo il 2nd stage con una live showcase di Ear 2 the Street, con ai piatti Dj Keyone che inizia a dispsensare classiconi, per poi dare la parola al giovanissimo talento di Nitro, direttamente da Gioventu' Bruciata (Camisano Vicenza) che dopo un round di warm-up in freestyle affiancato da Mova sfoggia un live d'impatto, che ne certifica la continua crescita, non a caso finalista di MTV Spit!. A seguire l'armata di Unlmtd Struggle prende il testimone con Mistaman al mic e Rock B sui tecnici, con Karma22, ultimo acquisto della scuderia pronto a condividere il palco, con i suoi soci alternandosi nella presentazione della new release “Scatola nera”. Giunge il momento di trasferirsi presso il main stage intanto inizia a giunger un 'esercito di Hip Hop heads da tutto il Nord Est. E' il momento dei Dope D.O.D. Formazione olandese di Gronigen che con il loro sound d'impatto fanno breccia a suon di frequenze basse sempre complementari con metriche molto ricercate, confermando di esser una delle rivelazione del panorama Europeo. Si giunge cosi ad Everlast, frontman degli House of Pain, affiliati della Soul Assasin, che con la sua band ci regala un bluesy a country sound tra una rima ed un accordo di chitarra ci regala un live acustico di ottima caratura. Quando scattano circa le 22.05, si arriva al momento clou della serata, una folta e gremita platea impaziente applaude l'ingresso di Julio G, ma esplode soprattutto all'ingresso di Sen Dog e B-real in una cornice suggestiva, affiancato dal percussionista Bobo che si sbizzarrisce tra congas e octopad. Il pubblico recepisce eccome, e dal classico Hand on The Pump lo show spicca il volo, a ruota When The Ship Goes Down, e l'altro classico How I could just Kill a Man i due mc's s'intrecciano a meraviglia. S'arriva poi al momento del sound piu' caliente latino con un Sen Dog che in Splanglish ci regala Latin Thug anche in ispirato ballerino. A ruota il brano capostipite dello stile Spanglish ovvero Latin Lingo e Tequila Sunrise il pubblico s'infiamma, e quando B real parte con la frase don't you know I'm loco, la folla si prepara al primo climax della serata Insane in the brain, che colpisce dritto nel cuore. Quando B real ne appiccia una giunge il momento del Weed Medley cantato in Splanglish “Quero fumar” a mò di medley ininterrotti. C'è poi tempo per una turntable session con Julio G che invita B-Real in console, ed i due si scambiano in un sorprendente beat juggling che manda in visibilio il pubblico. Il testimone poi passa all'istrionico Bobo che con le sue percussioni dimostra una padronanza ritmica fenomenale, con una velocità d'assestamento di colpi inaudita. Si passa poi ai suoni piu' cupi di Throw your set, Boom Biddy Bye, Cock the Hammer per giungere a Vato e l'inesorabile Ain't going out like that. Il pubblico gradisce e s'infiamma, e dopo un piccolo break, chiama a gran voce il bis. C'è tempo per brani dal nuovo repertorio con Rusko e da Rise up, e la voce nasale di B-real dimostra quanto sia a proprio agio anche sugli extra beat incendiando il pubblico completamente stordito al gran finale che non poteva che esser Rock Superstar. C'è poco altro da aggiunger una serata memorabile che dimostra quanto sia importante puntare sui giusti ingredienti per riportare l'hip hop alla sua sede naturale la strada con il suo sound diretto crudo autentico, nella cornice di musica indipendente e libera per antonomasia, lo Sherwood Festival. Un ringraziamento a tutto lo staff di Sherwood ed a voi pubblico meraviglioso

Boom biddy bye bye!!!!!!!!

 
 

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