Hot Chip - In Our Heads

Non possiamo pretendere che ogni nuovo album degli Hot Chip sia un capolavoro al pari di One Life Stand (2010), ma possiamo essere sicuri che sarà un successo.

La band londinese guidata da Alexis Taylor e Joe Goddard non ha esplorato possibilità diverse rispetto al passato, limitandosi (si fa per dire) a rifare bene se stessa e riuscendo a riempire In Our Heads di potenziali hit che garantiranno una vita lunga e felice a questo disco.
Gli Hot Chip spiccano nel calderone elettro-pop grazie a una scrittura musicale vincente e originale,  a volte ruffiana e sentimentale ma mai banale.
La voce di Taylor, che si rivela un cantante sempre più versatile, è ormai diventata un marchio di fabbrica, così come certi suoni sintetici e quel groove funk da età d'oro del dancefloor.

Un album variopinto come la sua copertina, pieno di humour e passione musicale, che ci costringe a ballare ma ci lascia il tempo di perderci nei nostri sospiri. Se è vero che la track-list nasconde qualche riempitivo meno riuscito, è anche vero che si riscatta felicemente con alcuni gioielli di pregiatissima fattura.

Il brano di apertura, Motion Sickness, si candida già a diventare il più richiesto ai prossimi concerti: ritmi martellanti, fiati e cascate di sintetizzatori... Già dall'intro si capisce che è inutile tentare di resistergli.
Perfettamente riuscito è il retromaniaco Don't Deny Your Heart, divertente e ironico, seguito dalla ballad lenta e romantica Look at Where We Are, che si sposta in territorio R&B lasciandoci immaginare coreografie sexy alla Justin Timberlake (e sia chiaro che questo è un super-complimento!).
E che dire del singolo Night and Day? Groove appiccicoso e base da manuale della dance, lo sentiremo molto spesso quest'estate.
Dovete fare un regalo di compleanno? Laurea? Promozione? Con In Our Heads andate sul sicuro. Per tutti e per tutte le stagioni.