NordEst Boulevard del 19 giugno

Ospiti in studio Emanuele Convento e Carlo Strano SherwoodFestival

20 Giugno 2012

Prima puntata di NordEst Boulevard live dagli studi della Web Tv

 

Emanuele Convento, artista multi-mediale ed eclettico, le sue opere variano dalla pittura alla scultura tradizionale ai foto-graffiti (interventi segnici e matrici su foto e fotocopie, creando una metamorfosi alchemica della materia), installazioni, video installazioni e performances interattive e gestuali. E' presente dal 1997 con interventi performativi e dal 1998 con esposizioni in Italia e successivamente all'estero. E' tra gli artisti fondatori del Gruppo Proxima e aderente al "Movimento Zerotre". Nella sua ultima mostra “Delicato piaceri dei sensi”, che si è tenuta all’Istituto italo-tedesco di Venezia a Palazzo Albrizzi, espone le opere che si ispirano al romanzo di Thomas Mann “Morte a Venezia”. Fondamentale è l’incisione, in particolare la tecnica della “punta secca” (punta metallica su lastra di zinco) dato che per l’artista ha un ruolo basilare il neo-espressionismo tedesco. Il fine della sua opera è ridare valore e spazio al concetto di segno. Coinvolgere ed emozionare lo spettatore sono le principali intenzioni dell’artista: esemplari alcune delle sue performance dove riproduce su tela le sagome del pubblico oppure offre ai presenti lembi della stessa opera. Importanti pittori per il suo percorso artistico e per la sua ispirazione sono stati Gino Rossi e Antonio Mancini ai quali dedica rispettivamente “Humus- Fogli di Gino Rossi” e “Genetliaco del vento”: ricorrente la materialità delle mani e il dato naturale.

 

Carlo Strano. Nato a Venezia nel 1975. Nella sua ricerca usa pittura, video, assemblaggi per rappresentare e generare spazi metafisici che si evolvono in una complessità crescente fino a innestarsi nel reale sociale. Dal 1990 usa la pittura come mezzo introspettivo per dare immagine a propri stati emotivi. Viene abbandonata ogni figuratività in favore di un’estetica puramente astratta. Tuttavia nello spazio vuoto, la presenza umana si avverte ancora forte , proprio perché manifestata dal rigore geometrico. Dal 1996 video, pittura, assemblaggi e situazioni sociali (che evolvono in happening) vanno ad unirsi in un’unica sinergia cosmogonica. Il video diventa il collante che unisce le singole opere in un insieme coerente. Nel 2001 riscopre in chiave artistica l’attività di bricolage: stucco, il legno, il polistirolo diventa strumento di indagine della matericità corporea, in antitesi con la geometricità formale costante della sua estetica che viene esasperata nel ciclo delle Geometrie del Profondo.  Mezzi tecnici differenti, ma con finalità uguale, danno corporeità alle emozioni e quindi all’astrattezza.


Sai cos è la Performance?

Espressione artistica sviluppatasi negli anni ’60 del secolo scorso. Si basa su una stretta connessione tra arte e vita e una proposta di una molteplicità di stimoli sensoriali per creare situazioni in cui proiettare lo spettatore. Al centro dell’opera si trova il transitorio svolgersi di un evento esistenziale, le cui tracce visibili saranno memorizzate attraverso documentazioni fotografiche, filmiche e infine video, che si configurano come opere d’arte autonome e suggeriscono azioni appositamente pensate per la registrazione della telecamera. La performance coinvolge l’autore, talvolta lo spettatore, in un’opera che si sviluppa nello spazio e nel tempo, il cui fulcro d’azione sono il corpo e la sfera percettiva. Protagonista è il performer, concentrato su se stesso, ma il comportamento dell’artista mira anche a indagare quello del pubblico, le sue reazioni o, al contrario, l’assenza. Si tenta di dare spazio all’espressione corporea.

 
 

    video

  • NordEst Boulevard Summer Edition (19 giugno)
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