Contro la chiusura del Deposito Giordani

Il Deposito Giordani di Pordenone, ha una storia alle spalle decennale.

Pensato come uno spazio di socialità per i giovani, in questi anni ha ospitato artisti e band del panorama indipendente italiano, spettacoli teatrali di avanguardia ed è stato contenitore di tante attività parallele, una su tutte la sala di registrazione che, ha permesso di creare uno spazio di crescita per molti artisti emergenti.

Un luogo dove, oltre alla musica e al teatro, si respirava un'aria diversa, dedita al confronto delle idee e alla progettazione di nuove forme di sperimentazione. Attorno a questo luogo, alcune realtà del territorio, come le associazioni volontarie, si sono occupate di tematiche legate all'abuso di alcool e sostanze stupefacenti.

Il Deposito Giordani però, è stato soprattutto un luogo che ha dato alla città di Pordenone, nuova linfa vitale, costruendo percorsi alternativi di vivere e far vivere la città.

Tutto questo ora è minacciato da un'imminente chiusura, prevista per il 22 Giugno e con l'ipotesi migliore di trasferire il tutto presso un altro sito, Villa Cattaneo. Una chiusura che, rischia di smembrare e ignorare tutto il lavoro creato da artisti, associazioni e volontari di creare uno spazio in cui stare bene e in modo armonioso.

L'appello rivolto all'Amministrazione comunale di Pordenone, confluito in una raccolta di 10.000 firme, è quello di tenere aperto il Deposito Giordani, laboratorio di idee e creatività ed importante spazio di aggregazione.

"Non fate i morti se la città è morta - Non facciamo chiudere il Deposito Giordani"