Killing Joke - MMXII

Quando una band come i Killing Joke, seminale per la parte più cupa della new wave britannica, torna con un nuovo album (il terzo dopo la reunion del 2007, il quindicesimo in totale), ci si aspetta che abbia qualcosa di importante da dire.

MMXII, è una chiara presa di posizione politica. Se mai ce ne fosse stato bisogno, i Killing Joke ribadiscono da che parte stanno, schierandosi nettamente contro quell'1% di persone che tiene in scacco il restante 99% attraverso il potere finanziario e gli impedisce di raggiungere quel benessere fisico ed emotivo che sarebbe diritto di tutti.
Soprattutto nell'evoluto mondo del 2012.

Composto prevalentemente nel Wiltshire, in Inghilterra, ma registrato a Praga, MMXII prosegue lungo la direzione degli ultimi album della band, incrociando post-punk, metal e sonorità industrial.
Un disco scuro, duro, che non lascia respirare, ma purtroppo non all'altezza del precedente Absolute Dissent (2010). Mancano il guizzo creativo, l'immediatezza, la potenza comunicativa: qualità forse smarrite lungo una strada che incomincia a farsi lunga e segnata inevitabilmente dalle dinamiche di gruppo. Ma i Killing Joke rimediano con il mestiere e l'esperienza e con un messaggio importante, riuscendo a essere credibili nonostante tutto.

On all hallow's eve, che chiude l'album, è una canzone bellissima, come una coda nostalgica che lascia aperti gli interrogativi sul futuro e si abbandona alla fascinazione delle previsioni apocalittiche legate al 2012. Cosa succederà dopo?