ReadBabyRead #71 del 3 maggio 2012

Blaise Cendrars: "Prosa della Transiberiana e della piccola Jeanne De France"

3 Maggio 2012

Blaise Cendrars



Prosa della Transiberiana e della piccola Jeanne De France





per info su Franco Ventimiglia e Claudio Tesser:


www.letturaealtricrimini.it





Legge: Sarah Ventimiglia


Blaise Cendrars
Presenza dello scrittore 50 anni dopo

A cinquanta anni dalla sua morte, lo scrittore di origine svizzera Blaise Cendrars, “l’Omero della Transiberiana”, ha acquisito un riconoscimento indubitabile nella storia della letteratura, al di là della dimensione mitica creata da qualche critico e magari da lui stesso alimentata.
Numerosi lavori – sostenuti e diffusi anche dall'Associazione Internazionale Blaise Cendrars e dal Centro di Studi Blaise Cendrars di Berna (CEBC) – hanno analizzato e messo a fuoco le tematiche e le forme dei suoi testi. Ora il bourlingueur (il giramondo) sta per entrare nella Bibliothèque de la Pléiade.

Nato il 1 settembre 1887 a La Chaux-de-Fonds (Neuchâtel, Svizzera), Frédéric Louis Sauser gira il mondo già a partire dalla sua infanzia: Napoli (dove frequenta la scuola internazionale), Basilea, Neuchâtel. Nel 1904 parte per San Pietroburgo dove rimarrà fino al 1907 come apprendista di M. Leuba, fabbricante d'orologi. Vive la “domenica rossa” a San Pietroburgo e la rivoluzione russa del 1905.
Nel 1907 rientra in Svizzera, a Neuchâtel. Legge Schopenhauer, Spitteler, Przybyszewski, Macchiavelli, Haeckel, Heine, Tolstoi, Dostoievski, Nietzsche.
In aprile 1911 torna a S. Pietroburgo e raggiunge a New York la sua futura moglie, Féla Poznanska. Nel 1912, inventa il suo nuovo nome Blaise Cendrars e scive il suo primo grande poema, Pasqua a New York. Nello stesso anno ritorna a Parigi dove conosce Apollinaire, Robert e Sonia Delaunay. Diventa abitudinario a Montparnasse dove frequenta Modigliani (che gli fa dodici ritratti), Soutine, Chagall, Léger, Cocteau, Max Jacob, Arthur Cravan. Prova a realizzare la rivista Zones insieme ad Apollinaire ma il progetto non verrà mai portato a termine (Successivamente Apollinaire utilizzerà questo titolo per una sua opera!). Nel 1913 appare a Parigi il suo poema più celebre, La Prosa della Transiberiana, "primo libro simultaneo", accompagnato dai colori di Sonia Delaunay. Volontario dai primi giorni della guerra, perde la mano destra al fronte nel settembre 1915. Convalescente, rientra a Parigi dove incontra Picabia (che gli fa un ritratto), Satie e Braque. E' naturalizzato francese. Dall'estate del 1917 a Méréville (Essonne), Cendrars si rimette a scrivere dalla mano sinistra. Nel 1921 lavora nello Studio Rinascimento a Roma e prepara il film La Venere Nera con la danzatrice indiana Dourga. Se fallisce però nel tentativo di diventare cineasta, la scoperta del Brasile gli regala il gusto del romanzo: L'Oro (1925) gli varrà una fama mondiale. Il libro sembra essere stato il preferito di Stalin e viene tradotto in tedesco, ceco, inglese. Dai romanzi ai racconti, dai saggi ai reportage, Cendrars costruisce allora la sua opera. Corrispondente presso l'armata inglese, poi ritirato a Aix-en-Provence durante la seconda guerra mondiale scrive, in un grande sussulto di creatività, il suo capolavoro, L'uomo fulminato, seguito da altri tre volumi di Memorie: La mano mozza (1945), Bourlinguer (1948), La lottizzazione del cielo (1949). Cendrars muore a Parigi il 21 gennaio 1961.

Dalla note del Convegno internazionale
Blaise Cendrars
Presenza dello scrittore 50 anni dopo

17 febbraio 2011
Istituto Svizzero di Roma
Sede di Venezia


Le Musiche, scelte da Claudio Tesser

Métro di Parigi, Linea 2, Stazione di Belleville
Arvo Pärt, Silentium (Arvo Pärt)

 
 

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Una foto di Blaise Cendrars

 
 

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