Ingresso 12€ + d.d.p.

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Venerdì 1 luglio 2011
@ Sherwood Festival
Park Nord Stadio Euganeo
Viale Nereo Rocco - Padova

Modena City Ramblers

Ingresso 12 € + d.d.p.

Open Act: Elizabeth

E’ il dodicesimo capitolo discografico della saga ventennale dei Ramblers, formatisi nel 1991. Ed è anche l’ultimo disco inciso nella storica sala di registrazione dell’Esagono di Rubiera (RE), che col 2011 chiude i battenti e presso la quale la band ha realizzato gran parte dei suoi dischi. Registrato con Carloenrico Pinna, presente da sempre allo Studio Esagono, tra il novembre e il dicembre dell’anno passato, “Sul Tetto del Mondo” vive del suono degli ambienti dello studio, con incisioni volutamente mirate a catturare il respiro degli strumenti acustici di tradizione folk e il battito combat-folk della sezione ritmica nella sala di ripresa esagonale. Senza alcun ricorso a effetti e “trucchi” di studio.  La produzione, così come la scrittura e l’arrangiamento dei tredici brani presenti, è stata curata interamente dalla band, come già per il disco passato, mentre tra i pochi ospiti presenti spicca la figura del percussionista Tony Esposito, che impreziosisce con le sue ritmiche “¡Que Viva Tortuga!”.
Rispetto ai precedenti lavori, in questo disco i MCR non rincorrono alcun progetto concettuale ai quali legare le canzoni. Esse vivono di vita propria e coesistono in un album dedicato a gran parte dei temi che, sia a livello di sonorità che di liriche, da sempre popolano il cosiddetto “universo Ramblers”. Ci sono canzoni aggressive, dove il violino, la fisarmonica e il flauto si rincorrono nel classico stile della band, e brani più lenti dove la voce si stende melodicamente su paesaggi di chiara matrice ballad-folk. In generale, musicalmente, si riconosce chiaramente un largo spazio dei suoni di natura acustica rispetto a quelli elettrici.
Il titolo del disco prende spunto da una delle sue canzoni, la sognante “Seduto sul Tetto del Mondo”, piccolo affresco intimista intriso di spiritualità celtica.
Nei testi, a fianco di liriche ispirate e influenzate dagli accadimenti del mondo attuale (“AltrItalia”, “I Giorni della Crisi”), si assiste al ritorno anche di tematiche più introspettive, fino ad entrare, in “Tra Nuvole e Terra” e la conclusiva “Specchio dei Miei Sogni” (impreziosita dalle  sonorità degli archi del quartetto Archimia) nel territorio della canzone d’amore. Come in quasi tutti i precedenti dischi, accanto all'italiano, compare anche il dialetto emiliano, come nella cavalcata "S'ciop e Picòun" e nel ritornello della trasognata "Camminare".
Nella folkeggiante “Il Posto dell’Airone” i MCR, infine, ricordano il luogo in cui sono nate molte delle loro canzoni, con un poetico affresco di molti personaggi che hanno legato la loro storia a quella dello studio Esagono.
Alla voce solista in tutti i brani del disco, Davide “Dudu” Morandi, è assecondato dagli storici componenti Franco D’Aniello ai flauti, Massimo “Ice” Ghiacci al basso, Francesco “Fry” Moneti al violino e ai plettri, Roberto Zeno alla batteria e percussioni. Come già nel precedente disco, Leo Sgavetti, ormai da tre anni in formazione, si occupa della fisarmonica e delle tastiere, mentre alla chitarra acustica debutta, dopo un anno di concerti dal vivo, Luca Serio Bertolini, già tecnico al seguito dei live della band e autore, come solista, di due album a suo nome. Infine, al banjo e al bouzouki, si segnala il ritorno dello storico membro fondatore Luciano Gaetani, rientrato in pianta stabile.
Da marzo 2011 i MCR porteranno in tour le nuove canzoni, assieme ovviamente a vecchi successi e cavalli di battaglia.

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  • Modena City Ramblers al Rivolta P.V.C. Foto by FranZ
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