Live Report Primus @ Pordenone - 23 Marzo 2012

I Primus sono una di quelle band che non trova paragoni né prima né dopo la loro comparsa sulle scene. Hanno saputo creare un’isola a se stante con il loro genere: vuoi perché la “follia” gioca in casa dalle loro parti, vuoi perché la loro tecnica non è certo da tutti. E questo l’han saputo dimostrare molto bene Venerdì sera al Palasport di Pordenone, la loro prima data del tour Europeo 2012.
AN EVENING WITH PRIMUS: uno show di due ore e mezza, curato nei minimi particolari, fatto di luci, musica surreale e psycho filmati in un palco presieduto da due giganti astronauti  gonfiabili che si guardavano attorno come se fossero sbarcati in chissà quale pianeta. Formazione originale dei tempi d’oro: Les Claypool basso e voce (ci mancherebbe), Larry “Ler” LaLonde alla chitarra, e Jay Lane alla batteria. Non si poteva chiedere di più.
Il trio ha dimostrato di essere maturato musicalmente, e parlare di maturità per una band che è sempre stata all’avanguardia significa molto. Oltre alla componente funky/jazz/crossover e quant’altri generi siano rintracciabili nei loro brani, si è inserito una componente psichedelica fatta di linee acide, melodiche e improvvisazioni a tutto tondo degne dei più quotati jazz man. La chitarra noise di Ler si sposava  alle vorticose  linee slappanti di basso di Les Claypool, il tutto sorretto da una sessione ritmica fatta di perfezione e ritmi sostenuti.  Sì è così creata un’atmosfera alienante  e lisergica con note che rasentavano la sottile linea dell’equilibrio mentale in uno scenario surreal-circense .
La prima parte della setlist ha visto l’esecuzione dei classici della band aprendo con  “Those Damned Blue Collar Tweekers” e chiudendo con i tapping su basso fretless di “Jerry was a race car driver”. Degno di nota lo strumentale  “Drum and Whamola Jam”  elettronica primordiale che farebbe impazzire qualsiasi raver, eseguita da un Les Claypool mascherato da inquietante scimpanzé. Poi pausa:  quasi mezz’ora dove vengono proiettate puntate di Popeye, d'altronde solo i Primus potevano avere una tale trovata.  Dopo il terzo cartoon Popeye, rientrano sparati come non mai eseguendo quasi tutto l’intero ultimo album Green Naugahyde come volessero dire “Se volete i grandi classici ascoltatevi il greatest hits a casa, ora beccatevi  questo!”. Da menzionare la citazione a Sergio Leone nel brano  “Leen Van Cleef”,  dedicato appunto all’attore  “Il Cattivo” della famosa trilogia spaghetti western. Falsa uscita e poi Encore finale con “Groundhog’ s Day” e la martellante “Too many puppies” accompagnata da filmati di eserciti marcianti. Les Claypool saluta il pubblico togliendosi il suo novecentesco cappello e inchinandosi, lo seguono Ler e Jay. Ci si aspettava forse un encore più lungo e con qualche vecchio pezzo in più ma dopotutto la band ha preferito dar maggior spazio all’improvvisazione e soprattutto alla loro ultima produzione essendo questo il  tour promozionale di Green Naughahyde, il loro ultimo album uscito a più di dieci anni di distanza da Antipop.
A cinquant’ anni suonati la band dimostra di essere più in forma che mai e di saper intrattenere un pubblico per più di due ore con classe e maestria rendendosi unici nello scenario musicale attuale. Come ho sentito dire tra il pubblico “ Grazie a Dio sono ancora dei pazzi”. Si è vero, grazie a Dio i Primus sono ancora degli stralunati e finché continueranno ad esserlo la loro musica sarà sempre unica e spettacolare.

SETLIST

First part

Those Damned Blue-Collar Tweekers
Duchess and the Proverbial Mind Spread
Wynona's Big Brown Beaver
American Life
Over the Falls
Drum/ Whamola Jam
Eleven
Jerry Was A Race Car Driver

Second part

Prelude to a Crawl
Hennepin Crawler
Last Salmon Man
Eternal Consumption Engine
Tragedy's a' Comin'
Eyes of the Squirrel
Jilly's on Smack
Lee Van Cleef
Moron TV
Green Ranger
HOINFODAMAN
Extinction Burst
Salmon Men

Encore

Groundhog's Day
Too Many Puppies

Filippo For Sherwood Liver Reporter