Dieci libri del 2011, dieci consigli per il 2012!

Una classifica a cura della redazione di BlowBook

17 Gennaio 2012

I dieci libri elencati qui sotto sono alcuni dei testi che non solo hanno aiutato la redazione di BlowBook a crescere operativamente, ma sono stati anche fonte d'ispirazione e di accrescimento per il nostro vivere quotidiano.
I libri sono l'universo in cui rifuggiamo quando siamo alla ricerca di solitudine e pace. Questo tesoro infatti ci ha sempre lasciato la lettura: riappropriarci del nostro tempo e utilizzarlo come più ci piace.

Il lavoro redazionale è stato ispirato, coadiuvato, supportato e vivacizzato dai tanti libri che sono passati tra le nostre mani e sotto i nostri occhi. Recensioni, interviste e reportage sono frutto della nostra creatività e delle suggestioni letterarie che abbiamo ricevuto anche grazie alla collaborazione con le case editrici. 
Si può trovare tutto ciò che la redazione ha prodotto in quest'anno appena trascorso a questo link.

In fondo BlowBook non è altro che un'esplosione di letteratura

Buona lettura!

Indignatevi, Stèphan Hessel, Add Editore
E' appena terminato un anno carico di indignati e di indignazione. Come non citare tra i libri che hanno influenzato il 2011 appena trascorso questo pamphlet di Stèphan Hessel? Un monito di una trentina di pagine per tenere alta l'attenzione su ciò che ci circonda, per combattere l'indifferenza e risvegliare le coscienze. Questo testo dovrà accompagnarci ancora per molto tempo perché "creare è resistere, resistere è creare".

Genova dentro, Luca Casarini, Editori Internazionali Riuniti
L’anno che sta per volgere al termine è stato anche il decennale di un evento, il G8 di Genova, che ancor oggi influenza pesantemente l’immaginario e la narrazione metapolitica in Italia e non solo. Evitando i rischi dell’autocelebrazione, Luca Casarini ricostruisce, con un occhio allo zapatismo e uno ai movimenti di oggi, la propria personale storia del movimento no global, in un libro che è anche una (soprendente) autobiografia.

Mr Gwyn, Alessandro Baricco, Einaudi
Jasper Gwyn è uno scrittore. Anzi, era uno scrittore, perchè "scrivere libri" è all'ultimo posto nella lista che pubblica sul Guardian con le 52 cose che si è ripromesso di non fare mai più. E Mr Gwyn non è tipo da vuote provocazioni: porta fino in fondo ogni suo proposito e con la minuziosità di un cesellatore si reinventa. Di più, inventa un mestiere fino ad allora inedito: il copista di persone."Scrittore esegue ritratti", cita laconicamente il biglietto da visita.Una vecchia e impalpabile signora con un foulard impermeabile, una stagista e il suo editore ed unico amico, lo accompagneranno in questo suo nuovo inizio, tra scetticismo, affetto e qualche stravaganza.

Momenti di trascurabile felicità, Francesco Piccolo, Einaudi
Un libro leggero ma denso, che apre al lettore la propria quotidianità lasciandogliela   completamente stravolta. Da leggere dappertutto, sull'autobus, al bar o prima di una lezione, sempre però con un occhio di riguardo. Infatti non siamo invitati a concentrarci sui gesti plateali o gli episodi da film, ma sui piccoli momenti che ci attraversano continuamente. Perché in fondo, come mi disse qualcuno, viviamo di momenti trascurabili e non, dove l'importante è averli davvero vissuti. Grazie.

Le Ragazze nello studio di Munari, Alessandro Baronciani, Black Velvet
Fabio: tre storie finite nella testa e mille e più nell'aria. Una libreria, la passione per Bruno Munari e i film di Antonioni. Ispirato da “Fantasia” (Munari, 1977), Baronciani crea una sorta di graphic novel interattiva, un vero e proprio manuale di sopravvivenza pre-relazionale con tanto di schema che tutti vorremmo avere sul comodino quando ci innamoriamo: a ricordarci che a causa-conseguenza e che l'essenziale è essere creativi.

Settanta acrilico trenta lana, Viola Di Grado, Edizioni E/O
Il romanzo di Viola Di Grado, ventitreenne da anni residente a Leeds vincitrice quest’anno del premio Campiello giovani, è, con pochi dubbi, l’esordio italiano dell’anno. Settanta acrilico trenta lana racconta,con sorprendente personalità e uno stile difficile da dimenticare, la cupa storia di Camelia, le cui tendenze sadiche e autopunitive sono rischiarate come da un lampo dalla (impossibile) storia d’amore con il mite cinese Wen: una “scrittura della crudeltà” che lascia davvero il segno.

Il secondo amore, Joseph Roth, Adelphi
Adelphi sta da tempo curando la pubblicazione di tutti i lavori del grande Joseph Roth, cantore del tramonto della Vienna imperiale di inizio secolo. Ne Il secondo amore sono raccolti i suoi racconti brevi, popolati di personaggi stralunati e poetici, funzionari malinconici e barboni di buon cuore, in un mondo che pare fuori dalla storia e invece ne è già segretamente minacciato.

Come diventare se stessi, David Lipsky, Minimum Fax
Il caso Wallace ormai è esploso da qualche anno ed in libreria le sue copie tracimano dagli scaffali. Ma chi era davvero DFW? Ecco che attraverso una lunga intervista - viaggio, David Lipsky, ci apre al mondo di questo bellissima mente “che vien voglia di frequentare”. Un ritratto di cui lo stesso Wallace ridefinisce i contorni. Un libro che letta l'ultima pagina fa venir voglia di rimboccarsi le maniche e far davvero qualcosa. Buon anno quindi.

L’inconfondibile tristezza della torta al limone, Aimee Bender, Minimum Fax
La piccola Rose Edelstein, addentando una fetta della torta di compleanno, si accorge di avere un bizzarro superpotere: riesce a capire dal gusto di un cibo lo stato d’animo di chi lo ha preparato. La sua capacità la costringe a fare i conti con una famiglia meno perfetta di quella che immaginava. Aimee Bender, una delle scrittrici più promettenti della nuova scena americana, racconta con tenerezza una storia a metà fra realismo psicologico e fiaba, con uno stile che ricorda Calvino e Garcia Marquez e ha fatto parlare i critici di un “nuovo realismo magico”.

In Sardegna non c'è il mare, Marcello Fois, Editori Laterza
Scordatevi qualsiasi racconto amarcord delle vacanze: questo è un libro sardo in ogni sua pagina.Di sicuro non troverete la Sardegna da cartolina ma neanche, grazie al cielo, quella trasudante di tradizione tipica della nostalgia indipendentista. Leggerete di una terra, la Barbagia, che è un'isola dentro l'isola stessa e di un popolo, i barbaricini, che sono più sardi dei sardi stessi.Ne esce così un racconto, genuino e diretto, a tratti crudo, ma che restituisce a questa terra enigmatica la dignità che spesso perde quando si ironizza sulla propria cultura senza magari non averne neppure attraversato il mare.

 
 
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